Dopo il successo della prima edizione, con la pubblicazione del nuovo bando prende il via la seconda edizione del Premio nazionale di drammaturgia contemporanea "Il Centro del Discorso". Il premio è promosso dall' Associazione Culturale Induma con la preziosa collaborazione di Manifatture Knos, Società cooperativa Sogno Sveglio (Le), Associazione Sud Est (Le), Società Cooperativa Cool Club (Le), Teatri delle Mura (Pd), Area 06 (Rm), Short Theatre Festival (Rm), Festival Castel dei Mondi (Andria), Kilowatt Festival (Ar), Lupo Editore (Le), e con il contributo di Regione Puglia - Assessorato alla Cultura ed il Mediterraneo e Provincia di Lecce.
Il premio è parte integrante di un articolato progetto culturale che si svolgerà in un periodo di un anno, attraverso una serie di appuntamenti, eventi, laboratori, incontri, a cui saranno invitati a partecipare scrittori, registi, attori, artisti, ma anche spettatori e cittadini interessati ad un percorso aperto di ricerca e sperimentazione sul senso del teatro e della parola drammaturgica oggi.
La partecipazione al premio non prevede alcun limite di età. Il premio consiste in un contributo economico di 500 euro assegnato dalla giuria d'onore ad almeno quattro progetti di testo teatrale per ultimarne la scrittura (due presentati da autori che alla data di scadenza del bando non abbiano ancora compiuto il 26° anno e due presentati da autori senza limite di età). I partecipanti dovranno inviare un progetto drammaturgico, in forma di exposè , che descriva in modo completo l'opera, da un minimo di 6 fino ad un massimo di dodici cartelle di testo.
La scadenza del bando, in allegato, è fissata per il 15 febbraio 2010.
La giuria che giudicherà i testi è composta da: Fabrizio Arcuri (regista, direttore festival Short Theatre-Roma, direttore Area06-officine culturali Regione Lazio, membro interno commissione Premio Scenario, vicedirettore Teatro Stabile di Torino), Arturo Cirillo (regista, attore e capocomico), Valentina Diana (drammaturga, attrice, regista, vincitrice dell'edizione 2008/2009 de "Il Centro del Discorso"), Giovanni Giovanetti (fotografo, editore Effige e Primo Amore, iniziatore del progetto Tribù d'Italia), Osvaldo Piliego (musicista, direttore della rivista Coolclub.it, del periodico di editoria per l'infanzia Unduetrestella e della collana Coolibrì - Lupo Editore), Andrea Porcheddu (critico teatrale e giornalista, docente di Metodologia della critica dello Spettacolo presso lo IUAV di Venezia, direttore del festival Teatri delle Mura di Padova), Barbara Valmorin (attrice.). I giurati saranno coordinati dalla presidenza senza diritto di voto di Werner Waas (presidente dell'Associazione Culturale Induma, regista).
I quattro progetti selezionati saranno ospitati per una settimana in residenza presso le Manifatture Knos di Lecce (primavera-estate 2010), dove gli autori potranno lavorare insieme ad alcune compagnie locali (workshop di scrittura, prove di studio e di messa in scena) per il perfezionamento dei testi. Anche se non ancora ultimati, tutti i testi avranno la possibilità di circuitare attraverso letture sceniche in occasione di alcuni festival aderenti al progetto secondo un calendario e modalità da concordare con i partner.
La giuria sceglierà quindi il testo vincitore del premio tra i quattro testi finalisti presentati in versione definitiva.
L'autore del testo vincitore e la compagnia che lo metterà in scena potranno concludere le prove dello spettacolo durante un periodo di residenza di un mese presso le Manifatture Knos di Lecce, in periodo da concordare. L'opera vincitrice sarà presentata in anteprima in occasione del festival di drammaturgia contemporanea "Il Centro del Discorso"che si terrà alle Manifatture Knos e beneficerà di una tourneé negli spazi e nei circuiti teatrali aderenti al progetto (stagione 2010/2011).
"Il progetto si propone di creare, attraverso il teatro, un discorso e un confronto sul tempo in cui viviamo. Siamo convinti infatti che umano sia il dialogo e quindi, in teatro, il suo mezzo principe: il testo. Se si pretende dal teatro che non faccia solo divertire o ammutolire per lo stupore ma anche pensare, non si può fare a meno di buoni testi. L'utopia che ci guida è restituire al teatro un ruolo sociale, farlo sentire come necessario non solo per gli artisti ma per la comunità in cui esso agisce. " Werner Waas - Lea Barletti