La giuria del Premio nazionale di drammaturgia contemporanea "Il Centro del Discorso" (edizione 2010) si è riunita il 28 gennaio 2011 a Roma e ha analizzato i quattro testi finalisti alla luce del lavoro svolto dagli autori nel corso dell’anno. I testi presentati all’inizio del progetto hanno subito variazioni e rivoluzioni grazie anche all’esperienza in residenza degli autori con attori e registi tenutasi in occasione della terza edizione del K-Now alle Manifatture Knos a fine maggio 2010 e della settimana di lavoro a Veglie nel mese di luglio 2010.
L’elemento di crescita del testo e di confronto con la dimensione laboratoriale favorita dalla residenza è stato uno dei criteri di premialità.
Anche per questo motivo la giuria, composta da Arturo Cirillo (regista, attore e capocomico), Valentina Diana (drammaturga, attrice, regista, vincitrice dell'edizione 2008/2009 de “Il Centro del Discorso”), Giovanni Giovanetti (fotografo, editore Effigie e Primo Amore, iniziatore del progetto Tribù d'Italia), Osvaldo Piliego (musicista, direttore della rivista Coolclub.it, del periodico di editoria per l’infanzia Unduetrestella e della collana Coolibrì – Lupo Editore), Andrea Porcheddu (critico teatrale e giornalista, docente di Metodologia della critica dello Spettacolo presso lo IUAV di Venezia) e presieduta da Werner Waas (regista - Induma Teatro) , si è concentrata su due testi di natura e sviluppo molto diversi tra di loro, il primo più formalizzato, strutturato, il secondo più aperto, in divenire, uniti da ironia e passione.
Il premio della giuria è stato assegnato a "L’ultima notte di Antonio" di Mariano Dammacco. Il testo è stato considerato all’unanimità come il più corrispondente ai criteri di valutazione del premio. L’ultima notte di Antonio di Mariano Dammacco è sicuramente un lavoro compiuto, “pronto” alla messa inscena, strutturato dal punto di vista formale e stilistico. Spicca tra tutti per la qualità della scrittura, per una sua poetica interna capace di lirismi toccanti. La varietà di registri vivacizza la lettura grazie alla moltiplicazione dell’io narrativo che crea un effetto polifonico e una dialettica tra coro e individuo. Tra questi passaggi spicca la figura femminile che assume il ruolo dell’ascolto nel divenire della narrazione amplificando la poeticità di alcuni scorci. A questo si aggiunge la capacità di affrontare un tema di grande attualità, e per questo abusato, con originalità e senza mai cedere alla retorica.
Nel corso dei mesi il testo è cresciuto. Questo ha fatto emergere nuove potenzialità del testo, prima meno evidenti, che stimolano invenzioni e soluzioni sceniche per il futuro allestimento dello spettacolo. Il testo vincitore potrà usufruire di un periodo di residenza finalizzato alla produzione dello spettacolo alle Manifatture Knos, dove sarà presentato in anteprima.
Mariano Dammacco, attore, regista, drammaturgo, nasce a Bari nel 1970 e comincia il suo percorso di formazione teatrale studiando e lavorando con Carlo Formigoni, Danio Manfredini, Silvia Ricciardelli, Robert McNeer, Pia Wachter, Rossana Farinati, Ida Kelarova, Iva Formigoni, Victor Bischoff, Giacomo Zurlo, Francesco Zita, Maya Cornacchia, Nomad Whinterhank,Adriana Khassun, Marco Baliani e Claudio Morganti. Nel 1993 fonda la compagnia Japigia Teatro con cui realizza spettacoli di cui è autore e regista, Sonia la Rossa vince il Premio ETI Scenario 1993 e Amleto e la Statale 16 vincitore del Premio ETI Vetrine 1996. Ha collabora tra gli altri con Koreja, Guido Pagliaro, Gabriele Vacis, Alessandro Baricco, Goffredo Fofi presso Rai Radio Tre, Leo De Berardinis, Renata Molinari, la Fura dels Baus. Nel 1999 è segnalato al Premio Ubu come miglior attore under 30 per la sua interpretazione di Dialoghi con le piante di cui è anche autore. Dal 2004 conduce laboratori per l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia e cura la regia di diversi spettacoli per Crucifixus – Festival di Primavera diretto da Claudio Bernardi e Carla Bino. Dal 2004 al 2007 ha collaborato con il Teatro Kismet OperA, Ha lavorato per quasi dieci anni con l’Istituto Penale Minorile Nicola Fornelli di Bari, nelle varie vesti di trainer, regista e drammaturgo. Ha tenuto corsi di drammaturgia presso l’Istituto di formazione al Teatro sociale della Regione Puglia e l'Università degli Studi di Bari. Sono stati pubblicati i suoi testi Dialoghi con le piante, dall’Editrice Piero Manni (1999) e dalla rivista Prove di drammaturgia diretta da Claudio Meldolesi e Gerardo Guccini; Antoine Antoine, Editrice Papageno (2003), Assedio, Editrice Pensa Multimedia (2007).
La giuria inoltre segnala "La repubblica dei morti viventi" di Salvatore Zinna.
Il testo nel corso dei mesi ha subito una rivoluzione che ha portato a un esplosione dell’idea di partenza. Il testo finale rispetto a quello presentato alla prima selezione mantiene potenza e messaggio ma stravolge completamente l’immaginario dei personaggi e delle situazioni.
Questa caratteristica ha convinto la giuria, che riconosce, in un’evoluzione così sostanziale di un testo, l’utilità di un premio e di un progetto come quello del Centro del Discorso.
A questo si aggiunge l’idea di possibilità che questo testo ha in sé e cioè la potenzialità di essere ancora oggetto in divenire e per questo suscettibile ancora di cambiamenti e perfezionamenti.
Si segnala, inoltre, la capacità di utilizzare un immaginario popolare che attinge alla cinematografia di serie B e si mescola con altri registri. Tutto questo è supportato da una lingua potente, dialettale e di grande vitalità scenica, che si inserisce in uno spazio destrutturato così come la narrazione. Su tutto incombe un sentimento di devastazione dal forte valore simbolico e attuale.
Il testo vincitore, come anche quello segnalato, dopo il suo auspicabile perfezionamento, verranno pubblicati sulla rivista “Il primo amore” di Effigie Edizioni.
Il Premio nazionale di drammaturgia contemporanea “Il Centro del Discorso”, giunto alla seconda edizione, è promosso dall'Associazione Culturale Induma (Le) con la preziosa collaborazione di Manifatture Knos (Le), Società cooperativa Sogno Sveglio (Le), Associazione Sud Est (Le), Società Cooperativa Cool Club (Le), Area 06 (Rm), Short Theatre Festival (Rm), Festival Castel dei Mondi (Andria), Lupo Editore (Le), e con il contributo di Regione Puglia – Assessorato alla Cultura ed il Mediterraneo e Provincia di Lecce.
"Il Centro del Discorso ha l'ambizione di imporsi come evento da riproporre annualmente al fine di contribuire a rivitalizzare l'attività teatrale pugliese facendo crescere il discorso culturale in una prospettiva non localistica ma di apertura e riflessione sulla capacità di dialogare. Vogliamo che il Salento sia motore di una rinascita a livello nazionale dell'arte drammaturgica e culla di un nuovo ruolo del teatro nella comunità di cui è specchio ed espressione. L'idea che in teatro, nello spazio che si apre tra artista e pubblico, si manifesti il mondo in cui viviamo, e che questa manifestazione abbia la forza di modificare la percezione della realtà e generare pensiero, ha fatto nascere l'urgenza di creare un'occasione in cui l'arte scenica e la parola drammatica possano riflettere sui tempi odierni, sul contemporaneo, sulla nostra vita di artisti e uomini, oggi. Vogliamo che il Salento, partendo dalla periferia, si faccia centro propulsore di una rinascita a livello nazionale dell'arte drammaturgica, per giungere, finalmente, al centro del discorso." Lea Barletti, Werner Waas - Induma teatro