La giuria del Premio nazionale di drammaturgia contemporanea "Il Centro del Discorso" ha unanimamente deciso di assegnare il Premio "Il centro del discorso", tra i cinque testi finalisti, a "Ricordati di Ricordare. Cosa? Shoa" di Valentina Diana, per l'originalità dell'invenzione che offre molteplici spunti di interpretazione e invenzione a registi ed autori. Il testo riassume in una felice sintesi la ricerca di una forma adeguata per un contenuto assai spinoso e il punto di vista attraverso il quale si decide di parlare della shoà mette in evidenza anche la inevitabile e indiscutibile tendenza a rimuovere e a dimenticare. La giuria invita però l'autrice a sviluppare ed ampliare il testo stesso, attualmente poco più di un atto unico, fino ad ottenere un prodotto più completo e maggiormente adatto a adeguata circuitazione nel teatro italiano.
La giuria, composta da Fabrizio Arcuri (regista, direttore festival Short Theatre-Roma, direttore Area06-officine culturali Regione Lazio, membro interno commissione Premio Scenario), Arturo Cirillo (regista, attore e capocomico), Massimiliano Civica (regista, direttore Teatro della Tosse - Genova), Andrea Porcheddu (critico teatrale e giornalista, docente di Metodologia della critica dello Spettacolo presso lo IUAV - Venezia, direttore festival Teatri delle Mura - Padova), Letizia Russo (scrittrice e drammaturga), Antonio Tarantino (scrittore e drammaturgo), Clarissa Veronico (organizzatrice teatrale e docente universitaria), ha deciso inoltre di segnalare con il testo "Gli illuminati" la giovanissima Vittoria Tambasco, per l'intuibile perizia nei dialoghi e l'innegabile talento nella costruzione drammaturgica.
A margine dell'assegnazione dei premi, la giuria ha espresso alcune considerazioni in merito al percorso fatto. Tutti i testi presentati sembrano sintomatici di una carenza strutturale del teatro italiano rispetto ad un rapporto vivo, dialettico e proficuo con la drammaturgia contemporanea. Da parte degli autori, inoltre, si avverte una diffusa mancanza di visioni autonome del mondo, capaci di incontrare l'interesse e la curiosità sia dei registi e dei produttori, che degli spettatori, e in grado di aprire spazi di invenzione autonoma, con una reale prospettiva di vita e circuitazione. Responsabilità di tale mancanza è peraltro da ascriversi solo parzialmente agli autori stessi, quanto piuttosto alla succitata carenza strutturale.
Il progetto "Il Centro del Discorso" è nato anche con l'intento di dare un parziale contributo a colmare tale lacuna. Dopo un anno di pur interessante e proficuo lavoro, è condivisa però la necessità di sottolineare che l'obiettivo è tuttora lontano dall'essere raggiunto. Quel che sembra ancora mancare sono adeguati strumenti utili per l' interazione fra autori e il teatro e fra entrambi e il pubblico, colmando il divario che separa in tal senso l'Italia dal resto dell'Europa.
Il testo vincitore potrà usufruire di un periodo di residenza finalizzato alla produzione dello spettacolo a Lecce, dove sarà presentato in anteprima. Il progetto "il Centro del Discorso", infatti, partendo dalla pubblicazione del bando e attraverso una serie di tappe intermedie, culminerà nella prima edizione di un Festival di Teatro e Drammaturgia Contemporanea.