Dal 20 gennaio sarà in libreria il numero 01 di Krill - Rivista quadrimestrale sull'immaginario a cura dell'associazione Immaginario K, edita da Lupo Editore. Il progetto ha vinto il concorso Principi attivi - Giovani idee per una Puglia Migliore indetto dalla Regione Puglia Assessorato alla Trasparenza e Cittadinanza attiva.
La rivista indaga, di volta in volta, una parola chiave, un tema monografico che orienti la lettura senza pretese di esaustività. Il tema del numero 00 è stato il Bene Comune, mentre il numero 01 sarà dedicato al rapporto tra Consumo e Verità. Il rapporto tra i concetti di "consumo" e di "verità" rappresenta una delle dimensioni fondamentali dell'immaginario contemporaneo. Il consumo appare come un sistema di produzione di verità, di verità confezionate, un dispositivo tramite cui si realizzano le nostre vite. Ad esso si contrappone una prassi finalmente critica e produttiva, che si identifica nel 'dire la verità in faccia al potere, o meglio ancora nellessere la verità, ed è quellidea di esercizio etico fondato sulla cura di sè che gli antichi chiamavano parresìa." Hanno scritto per questo numero di Krill, tra gli altri: Louise Wallenberg, Federico Mello, Francesca Massai, Benedetta Barzini, Giso Amendola, Diego Cugia, Giuliano Foschini, Paola Aloisio, Elisabeth Bernstein.
La redazione è nata e ha sede all'interno delle Manifatture Knos di Lecce, ed è composta da Marco De Paola, Mino Degli Atti, Michele Innocente, Luciano Nuzzo e Mimmo Pesare, tutti coinvolti in relazioni articolate con la filosofia e con la voglia di mettersi alla prova nella selva dei prodotti editoriali. La parola norvegese Krill (giovane frittura di pesce) indica il plancton oceanico che alimenta l'ecosistema marino. È il nutrimento originario. Il krill è per le balene quello che l'immaginario è per l'essere umano. Ci nutriamo di esseri invisibili e il processo della nutrizione è continuo. L'immaginario è la sintesi di questa opera di continua sollecitazione sensoriale, la lente attraverso la quale il mondo assume una colorazione particolare.
"Non crediamo a una differenza tra cultura d'élite e cultura pop", sottolineano i redattori di Krill. "La nostra proposta è uno spazio di sperimentazione di linguaggi che aboliscano le distinzioni di genere e di classe tra le scritture e tra le scritture e il segno grafico. Vogliamo provare a dar vita a un'avventura editoriale che coniughi, in tempi di sfiducia e di disincanto, il tentativo di una generazione di appropriarsi nuovamente dell'interpretazione sui suoi prodotti culturali, sul suo tempo e sulle forme del suo immaginario. Sull'immaginario come alimento della nostra esistenza. Krill out: fuori il nutrimento!"
La rivista (costo 10 euro) può essere acquistata presso le Manifatture Knos di Lecce, in libreria, su www.ibs.it e www.lupoeditore.it