“Non ho il dovere di risolvere le difficoltà che creo. Le mie idee possono anche essere sempre un po’ sconnesse, o sembrare anche contraddirsi: conta solo che siano idee in cui i lettori possono trovare materia per pensare da sé”.
Gotthold Ephraim Lessing
“IL CENTRO DEL DISCORSO” 2009/2010
Seconda edizione del premio nazionale di drammaturgia contemporanea
La giuria della seconda edizione del Premio nazionale di drammaturgia Contemporanea “IL CENTRO DEL DISCORSO” 2009/2010, composta da Andrea Porcheddu, Arturo Cirillo, Fabrizio Arcuri, Giovanni Giovannetti, Osvaldo Piliego, Valentina Diana, presieduta senza diritto di voto da Werner Waas (presidente di Induma Teatro promotrice del premio), si è riunita nel giorno 9 maggio 2010 a Roma e dopo attenta riflessione e discussione sui testi partecipanti al premio, ha deciso di segnalare:
Sezione Under 26
Maria Conte per “Ikea Orario”
Per l’interessante idea, foriera di possibili sviluppi soprattutto sul piano drammaturgico, specie se aperti a soluzioni più immaginifiche che non reali, slegati cioè da un piano eminentemente concreto che non gioverebbe all’impianto narrativo. La giuria è infatti più interessata all’ipotesi maggiormente teatrale, ipotizzata con un armadio e altri oggetti in scena piuttosto che alla collocazione in un vero negozio Ikea.
Giuseppe L. Bonifati per “Contradesejo”
Pur muovendosi in un riconoscibile canone ruccelliano, il testo dimostra una originalità nella scrittura, dotata di ritmo, pregnanza e vitalità. Si sottolinea in particolare che i personaggi, pur essendo piuttosto “tipici” possiedono una credibile umanità.
Sezione Over 26
Mariano Dammacco, per “L’ultima notte di Antonio”
Testo che lascia aperte chiavi d’accesso, possibilità di sviluppo legate alle diverse individualità di Antonio, protagonista che attraverso ipotesi e appunti scavalla una piccola epopea umana.
Salvatore Zinna per “U Golpe, a cento passi da me a casa”
La giuria ha inteso premiare, in particolare, la qualità di scrittura e il misurato uso del dialetto, che connota un lavoro che prende spunto dagli anni bui della nostra Repubblica, dall’uccisione di Mattei fino al tentato golpe Borghese e oltre: pagine della nostra storia su cui è il caso di riflettere.
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