Street artists e writers sono soliti usare la città come tela bianca da dipingere: le strade, le aree dismesse nelle periferie, i vagoni dei treni, sono spazi da recuperare, da ripristinare e far rivivere attraverso i colori, le icone e i lettering, in una battaglia di nomi, segni e stili che invadono le città di tutto il mondo. La loro arte è accessibile a tutti, ben visibile alla luce del giorno, non richiede un biglietto d'ingresso e solitamente non è collezionata in spazi privati. Risiede negli spazi anonimi della città e rimane quotidianamente sotto gli occhi di tutti.
L'artista che produce queste forme d'arte accumula bozze, sketches, prototipi e materiali di scarto su cui esercita il suo estro. Spesso produce opere altre che, pur essendo stilisticamente collegate alle espressioni artistiche realizzate in strada, risultano artefatti che vivono autonomamente, solitamente relegati negli atelier e nelle stanze degli artisti o peggio ancora abbandonate in soffitte, magazzini o garage.
K-Street nasce dalla volontà di indagare questo mondo parallelo, tirando fuori queste opere dagli angusti spazi in cui sono confinate, per ridare loro nuova vita e nuova dignità.
Il primo protagonista della rassegna si chiama Paulo Mucka, aka HALF. Collabora con la CAT crew da più di 6 anni. Il suo atelier è collocato all'interno delle Manifatture Knos e ha le sembianze di un "Merzbau", fatto di bombolette, colori ad olio, tele, pezzi di cartone, animali di pezza e oggetti vari recuperati dalla strada. Sulla sua scrivania campeggia una collezione di tags dei vari artisti che negli anni sono passati dalle Manifatture Knos, appartenenti soprattutto alle crew locali.
Paulo ha 31 anni ed è cresciuto a pane e bombolette per le strade di Lecce, spostandosi spesso verso zone più periferiche. Il suo alter-ego è una mucca, che popola le strade leccesi e spazi degradati da più di 10 anni. È per lui simbolo di protesta contro tutta la filiera dello sfruttamento animale, dalle sperimentazioni da laboratorio alla produzione di carne in scatola. I luoghi che ha frequentato sono fonte d'ispirazione per molti dei suoi lavori "privati", quelli conosciuti solo dai suoi amici più fidati. Il suo bestiario di strada pian piano ha iniziato a popolare queste opere più intime, dando forma a nuove sperimentazioni che combinano diversi media: la fotografia si unisce alla pittura e viceversa, il prodotto seriale viene arricchito dall'unicità del gesto, i due mondi si combinano dando forma ad immaginari fiabeschi sparsi tra la riserva naturale Le Cesine e la perferia leccese.
La sua mostra verrà inaugurata martedì 26 luglio e sarà aperta fino al 30 luglio.
Start ore 19.00