Cosa succede al Knos?

PONTICELLO OPEN GALLERY
dal 20 al 25 maggio 2013

PONTICELLO OPEN GALLERY

Il tunnel che separava i quartieri che ora unisce

Il tunnel di Parco Tafuro: da luogo degradato a passaggio pedonale e luogo espositivo. Un ponticello del quartiere Leuca diventa galleria aperta.


Lunedì 20 maggio alle ore 18.30
le Manifatture Knos presentano il laboratorio di Street Art e riqualificazione urbana animato da due protagonisti del panorama della Street Art parigina: Madame e Fred Le Chevalier, che con le loro illustrazioni guideranno la sperimentazione artistica di chiunque sia interessato a costruire un nuovo modo di dialogare con la città.

Il laboratorio, che si svolgerà tutti i pomeriggi dal 21 al 25 maggio, dalle 16.00 alle 20.00, è completamente gratuito e aperto a tutti. Chiunque lo desideri potrà aggiungersi ai partecipanti in qualsiasi momento.

 

L'obiettivo del progetto, proposto dall'Associazione Culturale Sud Est, è quello di dare il via ad un processo di riqualificazione del tunnel pedonale di Parco Tafuro, uno dei cosiddetti "ponticelli".
Entrambi i tunnel hanno costituito per lungo tempo una netta separazione tra il parco Tafuro, la scuola elementare e il resto del quartiere che si affaccia sulle cave e che accoglie le case popolari.
Buio, angusto, pericoloso, pensato solo per le auto, il ponticello di via Leuca si appresta a diventare una galleria aperta, luminosa, disponibile per chiunque cerchi uno spazio espositivo differente.


La rigenerazione del tunnel si inserisce all'interno del progetto di rigenerazione urbana di parte del quartiere leuca "Scusi, per via Leuca?", promosso ormai da alcuni anni da Manifatture Knos, LUA (Laboratorio Urbano Aperto), Comune di Lecce, Regione Puglia e Unione Europea, e incentrato sul coinvolgimento diretto degli abitanti.


In questo percorso saranno coinvolti i protagonisti della scena locale della Street Art, che hanno già lavorato in modo spontaneo in quei luoghi.


Sabato 25, giorno conclusivo del laboratorio, i lavori si sposteranno dalle Manifatture Knos al tunnel di Parco Tafuro, con un contest di Street Art che durerà l'intera giornata, per culminare con la festa finale di apertura del nuovo spazio espositivo nel ponticello pedonale.


Siete tutti inviati a partecipare e a far rivivere con noi un angolo di questa città troppo a lungo abbandonato al suo destino di degrado.

 

Fred le Chevalier

Carta, forbici, mormorii

 

Il tempo di cospargere la sua polvere di perlimpinpin, di far fiorire i muri di Parigi con le sue immagini, e i collages di Fred Le Chevalier si sono tramutati in icone della Neo Street Art.
Eterei, corrono, volano, danzano. Altri, più fermi, ci guardano dritto negli occhi.
Questi personaggi tappezzano la capitale francese da più di due anni. A Belleville come a Beaubourg o a Montmartre. Dai vicoli più nascosti all'esuberante tela virtuale che rappresentano Facebook, blogspot o Instagram. I suoi disegni-collages conoscono una notorietà folgorante tra i passanti così come tra la comunità dell'arte urbana. I parigini non riescono più a sfuggire a queste immagini che solleticano la retina.

Metà bambini metà adulti, metà uomini metà donne, questi personaggi che popolano la sua mente, affascinano chiunque incontri il loro sguardo. La bocca serrata, delicatamente sottolineata di rosso color bacio, dalla quale non scappa alcuna parola. Ma cosa si raccontano, quando corrono in banda. E dietro cosa corrono questi adulti un po' bambini?

I personaggi di Fred Le Chevalier nascono su piccoli quaderni da disegno, senza schizzi né sgommature, spontaneamente, durante una fase di interrogazione. Un giorno, circa cinque anni fa, il giovane trentenne si libera dei suoi dolori e lascia il suo bestiario scorrere dalla sua anima, per poi scappare dal proprio appartamento nella banlieue parigina. Lavora in una scuola di giorno e marina la scuola, il resto del tempo per abbracciare i muri e mormorare i suoi piccoli dipinti.

Fred Le Chevalier, sarà forse un po' matto? Sì, come tutti noi.
Monomaniaco? Sì, come tutti noi.

 

Madame


Madame colpisce senza fare sconti a nessuno .
Puoi sfoggiare il tuo sorriso migliore, un taglio di capelli all'ultimo grido e vestiti alla moda. Puoi fare finta che vada sempre tutto bene e metterti in posa per i flash dei fotografi. Puoi ingannare il pubblico, gli amici, i parenti, i consorti e gli amanti. Ma la vita è un pugno in faccia e prima o poi ti colpisce duro. Dove fa più male e dove meno te lo aspetti.
Eppure, nella costruzione dei collage, creati sforbiciando le pagine di riviste patinate degli anni Sessanta e Settanta, traspare un'inaspettata raffinatezza ed emerge uno stile sorvegliato, curato in ogni dettaglio. Molteplici sfumature stilistiche, che variano trasversalmente dai linguaggi più colti alla cultura pop, si sovrappongono, si mescolano e si stratificano in queste immagini che si rivelano molto più complesse di come possono apparire a un primo sguardo.
Queste opere sono i prototipi dai quali nascono i fogli, stampati in formato monumentale, che Madame incolla nottetempo sui muri di Parigi, con una predilezione per il dodicesimo e l'undicesimo arrondissement. Da Bastille al marché d'Aligre, dalle viuzze che circondano il Faubourg Saint Antoine ai dintorni di place Voltaire. Cambiano il volto a scorci urbani non segnalati sulle guide turistiche, almeno per qualche ora o per qualche giorno, finché qualche anonimo ammiratore non li sottrae alla pubblica vista per farli propri.

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