Dal 18 febbraio al 1 marzo le Manifatture Knos ospitano la residenza di Karl Hallberg, artista e membro di Not Quite Fengersfors, centro culturale e coworking di artisti e artigiani in Svezia. Not Quite e Manifatture Knos fanno parte di Trans Europe Halles, il network europeo di centri culturali indipendenti che promuove progetti internazionali e scambi di gestori e operatori culturali tra i membri della rete.
Not Quite fa parte di un piccolo villaggio di 600 persone e i progetti artistici che promuove sono diventati parte dell’identità dell villaggio. Gli artisti che lavorano a Not Quite fondano i loro progetti sul coinvolgimento degli abitanti nel tetantivo di rendere il villaggio una comunità creativa.
Presso le Manifatture Knos Karl avrà la possibilità di sperimentare il nostro modo di gestire e rendere operativo un centro culturale e soprattuto collaborerà con la Ciclofficina nell’ideazione e nella costruzione di biciclette che si prestano ad usi particolari ed alternativi.
Karl ha realizzato un progetto simile in una collaborazione con The Glue Factory di Glasgow.
http://vimeo.com/56153845 - documentazione video di “Technobike being built”.
WORKSHOP “LIVING MONUMENT - BICYCLE MOVEMENT”
Mercoledì 27 e giovedì 28 febbraio, dalle 16.00 alle 20.00, Karl metterà a disposizione degli amici del Knos la sua esperienza di artista e artigiano attraverso un workshop di costruzione di biciclette sonore rivolto ad un massimo di 10 partecipanti per un costo di 20 euro a persona.
Lo scopo del workshop è animare le bici realizzando un sistema di produzione di suoni, usando il semplice movimento rotatorio. Tutte le bici “animate” realizzate durante il workshop daranno vita ad una performance artistica e formeranno un’orchestra “rotante”.
Per partecipare al workshop potete portare una vecchia bici o alcuni materiali con i quail arrichire la vostra bici, pensando a un suono da produrre o a un mocvimento che vorreste realizzare. Se non avete questa possibilità potrete utilizzare componenti delle bici della Ciclofficina.
Durante il workshop si discuterà su come sviluppare conoscenza e consapevolezza sul tema della mobilità sostenibile e su come invogliare le persone all’uso della bici realizzandone dei prototipi pazzi ma utili e importanti.
Quando avrete realizzato le vostre biciclette realizzeremo un’installazione da qualche parte della città a dimostrazione dei risultati del workshop.
Questo monumento vivente può continuare ad evolversi aldilà del workshop: altre persone potranno aggiungere delle parti all’installazione mantenendone vivo il movimento.
Durante il workshop verranno seguite le regole della Ciclofficina: le parti delle biciclette donate possono essere utilizzate liberamente; gli attrezzi possono essere presi in prestito; se userete prodotti come olio e simili potete lasciare una donazione o comprare un pezzo di riacambio.
Per partecipare inviate una mail a info@manifattureknos.org con oggetto "iscrizione workshop Karl" , indicando nome, cognome e contatto telefonico, e attendete conferma dell'avvenuta iscrizione.
Parola di Karl:
“Mi sono sempre piaciuti i veicoli come le barche a vela o le biciclette, che si muovono grazie a una forza della natura, che sia la forza fisica o il vento. Anche se queste non sembrano essere delle valide alternative all’utilizzo di veicoli a motore, muoversi in bici può essere più interessante che mai. La domanda è come possiamo diffondere l’interesse per le bici portando le persone a lasciare l’auto e andare al lavoro in bicicletta.
Uno dei miei ultimi progetti è stata una collaborazione tra artigiani, musicisti e scultori. Abbiamo lavorato insieme ad una bici Sonora: una bici in grado di suonare technobeat mentre la si guida. È stato un modo sperimentale di fare musica elettronica senza utilizzare l’elettricità e di offrire un’esperienza alle persone in strada, invitandole a ballare.
Vorrei continuare questo esperimento a Lecce, realizzando una bici sonora e allo stesso tempo esplorando il contesto locale. Riflettendo su come fare, sono arrivato a pensare alla mia città, Västerås, e a tutti gli italiani che vi sono giunti durante gli anni 50 e 60 per lavorare per una compagnia che si occupa di energia e automazione chiamata Asea, oggi ABB. Nella piazza principale della mia città c’è un monumento chiamato “Aseaströmmen”, una scultura che raffigura delle persone che stanno andando a lavorare nelle fattorie. La parola "strömmen" può indicare sia la corrente elettrica che il movimento di un folto gruppo di persone, simile al flusso dell’acqua di un fiume. Ho immaginato così che questo flusso di persone non deve restare un monumento dei tempi passati, ma deve essere alimentato e continuare il suo movimento attraverso l’uso delle bici”.